MANGIARE VELENO PER PARTORIRE MORTE ovvero Chi vo’ o male e ll’ ate o suoje stà areta a porta!

Presentazione
Questa Commedia nasce grazie anche ad un’opera scultorea in marmo , dal titolo : “puoi mangiare veleno e partorire morte” , dell’ artista Aniello Scotto , collocata nel Polo museale di Santa Maria delle anime del Purgatorio di Napoli . Come si evince dall’ opera , essa racchiude ed evoca una molteplicità di messaggi ; opposti e contrari , il mistero dopo la vita , la morte , il sacro , il quotidiano , il lavoro, la lotta per la sopravvivenza…queste immagini hanno dato vita alla creazione di questa pierce teatrale.
TRAMA
Questa Farsa , ci racconta una storia , di una sventurata vicenda , scaturita dalle malefatte di un personaggio , Eugenio , che per acquisire potere e ricchezze sarebbe disposto a tutto , anche di vendersi l’ anima al diavolo . Ripercorrendo a ritroso gli eventi , inizia così lo spettacolo , unica sua vera interlocutrice è la Strega Cieca , forse la voce della sua coscienza?...che puntualmente cerca di fargli capire i suoi sbagli , ma Eugenio non prenderà mai in considerazione i suoi consigli , anzi continuerà ad incolpare la Strega di essere l’unica artefice della sua rovina . Percorrendo questo breve ed ironico flashback , la verità verrà finalmente svelata . Vittima di Eugenio è la giovane Rosa Marina Contessa di Villa Castro , data in sposa da suo padre , grazie agli inganni ideati dalla subdola mente del suddetto , il quale riuscirà a spezzare la storia d’ amore tra la Contessa e il suo amato Pulcinella , un artista di strada , che cercherà in un secondo momento di portarsela via . Ma come aveva predetto la saggia strega : “ Tutto si paga nella vita , perché chi vo’ o male e ll’ ate o’ suojo sta’ areta a porta!
AUTORE
GENNARO PATRONE
INTERPRETI
IMMA FERRARI
SALVATORE CIRILLO
GENNARO PATRONE
MUSICHE E ARRANGIAMENTI
ROSARIO ARIOSTO
durata 60 minuti