Favola dei giorni nostri
FAVOLA DEI GIORNI NOSTRI
Uno scritto diviso in due atti, che si pone a metà tra la Commedia dell’ Arte e la farsa. Esso nasce dalla penna di un autore-attore, Gennaro Patrone, che diventa critico di un disagio sociale a temporale attualmente molto sentito. Quattro protagonisti che, in una rapida sequenza di scene, indossano maschere dal gusto inedito e spensierato. Il nobile Conte Don Salvatores, protagonista di una vita coniugale frustrante, che vota la sua esistenza al benessere. Il suo matrimonio però si cela dietro un velo di ipocrisia che viene improvvisamente squarciato da un prete arrivista e ipocrita, Don Antonio Casatiellos che innamora con l’ inganno l’ astuta Cosettina, moglie dell’ avido conte. Cosettina sarà vittima di Don Antonio e della sua stessa malafede. Un circolo vizioso che viene a chiudersi con precisione quasi geometrica, grazie al quarto personaggio, quello più significativo e che custodisce la chiave di lettura del testo, Chiavichella. Questi il più significativo, lo stereotipo della marginalità sociale, colui che vive e subisce i pregiudizi della gente, che come gli altri veste una maschera, ma che fa di quella maschera solo un elemento di scena poiché sarà l’ unico a predicare la verità, quella che ripetutamente propinerà al Conte, ma che gli si ritorcerà sempre contro.